Li Filmi Invedibili presenta
TITOLO: Brie per Bistecca
REGISTA: Leo McMoihare
DURATA: ‘99
GENERE: reportage socio-politico
PRODUZIONE: Gran Bretagna
CAST: Leo McMoihare
CASA DI PRODUZIONE: Warning Brains
Sinossi e nota critica: Forse ultimamente il reportage semi-giornalistico su tematiche sociali ci ha un po’ stufato. A me sì, per esempio. Potreste però rimanere piacevolmente sorpresi da Brie per Bistecca (Cheese for Beef), una piccola produzione scozzese che, dopo aver spopolato su Youtube, ha iniziato ora a trovare distribuzione anche nei cinema. Girato con pochi mezzi dal giovane McMoihare (scuola Danny Boyle, come gli spettatori più attenti potranno dedurre dalle tecniche di montaggio), la pellicola ripercorre una simpatica inchiesta sul movimento “Food for Food”.
McMoihare si è intrufolato, telecamera in mano, nei sobborghi industriali di Glasgow, dove ha preso piede una specie di mercato nero alimentare basato sul baratto. Insieme a lui, scopriamo come funziona questo sistema di scambio clandestino e come la polizia locale cerca di arginarlo. Osserveremo loschi personaggi stazionare agli angoli delle strade dopo aver nascosto sacchi di patate dietro ai cassonetti, capiremo come uova e salmoni passino di mano in mano sotto i tavoli dei pub e sorrideremo dei dissapori che spesso sorgono all’interno del movimento a causa della proverbiale taccagneria scozzese. Tutto ciò, alla ricerca di Gus Gordons, eminenza grigia di “Food for Food” e misterioso personaggio che si aggira per le vie di Glasgow col volto coperto da una maschera di Sean Connery. McMoihare riuscirà a parlare con lui e a fargli smentire in prima persona le voci che circolano a proposito del fantomatico progetto d’imbottire di dinamite i maggiori centri commerciali di Scozia?
Un reportage dal ritmo veloce e incalzante che potrebbe catturare l’interesse del pubblico italiano, andando a toccare argomenti di grande attualità come la crisi economica, il consumismo e il rincaro dei beni di prima necessità.
McMoihare si è intrufolato, telecamera in mano, nei sobborghi industriali di Glasgow, dove ha preso piede una specie di mercato nero alimentare basato sul baratto. Insieme a lui, scopriamo come funziona questo sistema di scambio clandestino e come la polizia locale cerca di arginarlo. Osserveremo loschi personaggi stazionare agli angoli delle strade dopo aver nascosto sacchi di patate dietro ai cassonetti, capiremo come uova e salmoni passino di mano in mano sotto i tavoli dei pub e sorrideremo dei dissapori che spesso sorgono all’interno del movimento a causa della proverbiale taccagneria scozzese. Tutto ciò, alla ricerca di Gus Gordons, eminenza grigia di “Food for Food” e misterioso personaggio che si aggira per le vie di Glasgow col volto coperto da una maschera di Sean Connery. McMoihare riuscirà a parlare con lui e a fargli smentire in prima persona le voci che circolano a proposito del fantomatico progetto d’imbottire di dinamite i maggiori centri commerciali di Scozia?
Un reportage dal ritmo veloce e incalzante che potrebbe catturare l’interesse del pubblico italiano, andando a toccare argomenti di grande attualità come la crisi economica, il consumismo e il rincaro dei beni di prima necessità.
Voto: 6
Testo: Fabrizio Di Fiore
Immagine: Bernardo Anichini