
Come si gioca: steso il manichino del giovane Werther al centro del tavolo, ciascun giocatore usa delle pinzette per estrarre tutti i suoi dolori. In base al livello di difficoltà prescelto, ci possono essere mali cardiaci e sentimentali, oppure anche quelli socio-culturali. Ogni operazione è accompagnata da simpatici effetti sonori. Ma, se l’estrazione avviene in modo maldestro, allora il naso rosso di Werther s’illumina e il pupazzo grida “Lotte, Lotte, addio, addio!”
Obiettivo del gioco è rendere il manichino del tutto indifferente e insensibile.
Vince chi riesce a completare questa spassosa chirurgia emotiva senza che il povero Werther si spari un colpo alla tempia!
Testo: Fabrizio di Fiore
Immagini: Bernardo Anichini