Salgo sul Monte Ade, sudo come un noto insaccato rosa coi grasselli e i pistacchi. La coppia di prima sta scendendo, dalla loro espressione capisco che cercavano un luogo e l’hanno trovato, quest’anno partecipano alla Fiera del Mugolone Inquattatoe si stavano allenando. Secondo me la vincono, si vede che è amore vero.
Vetta del Monte Ade, sono circonciso dallo spettacolo immenso – riesco a vedere molte cose piccolissime, perlopiù verdure, autostrada e pale eoliche.
Scendo, quasi una corsetta, l’erba è facile, mi invento la strada che inizia a salire, l’erba è più alta, ci sono i rovi, ma io vado a vedere una discoteca nel Valhalla, non potete fermarmi. La salita diventa intensa, i rovi più fitti, l’erba adesso non è più erba ma arbusti duri e piuttosto alti, cominciano le piante con i semi spinosi che si attaccano ai peli nelle gambe, inizio a sudare, poi i rumori di cose voluminose che si muovono invisibili intorno – siete lontane, non potete fermarmi! Sudo via quel che resta della mortadella e arranco in una giungla di rovi senza more, salgo, la salita è ancora più brutta, il fondo sconnesso e pieno di buche, le spine mi trattengono e strappano qualcosa, non potete, ancora semi spinosi, sudore, non mi fermo, altri rovi, spine, buche, sudo, Valhalla arrivo – a un metro, tra le piante, forterumore, fugaveloce, ÜBERSUINO!
Mi tranquillizzo e torno in tenda.