Strip Advisor presenta

Wikipedia: La Patagònia è una regione geografica dell’America meridionale, divisa tra Argentina e Cile. Ha una densità di 2,21 abitanti/km².

 

 
(instructiones por el utilizo)
Bueno, le empanadas non sono così facilmente reperibili a Puerto Madryn, ma quantomeno potrete trovare una sovrabbondanza di foche con le quali nuotare. E di balene. E uno strano bar-catapecchia con tante bottiglie vuote sugli scaffali che neanche uno studente fuorisede. Se volete fare le ruote e le capriole sulla spiaggia é consigliabile dello stretching preparatorio (sarete senz’altro intirizziti dalle ore passate in autobus).

È strano come sia diverso l’oceano dal mare. Non riesco a spiegarmelo. In fondo, sempre di acqua salata si tratta. Acqua salata con pesci, alghe. E le balene. Però è più freddo, più buio, più salato. No, più salato forse no. È che sala in modo diverso. Le alghe sono più aliene e il vento incessante.

La sabbia dell’oceano è più compatta, più appiccicosa di quella di mare. Qualche migliaio di granuli potrebbero scroccare un passaggio al vostro zaino, accompagnarvi a spasso per pampa e ghiacciai per visitare posti nuovi e causare sfregature irritanti. Qualcuno potrebbe arrivare perfino in Cile ma la maggior parte finirà per essere inghiottita da un aspirapolvere in un ostello di El Calafate o di Rio Gallegos. Non fatevi impressionare dal grigiore. E neanche dai film americani, doppiati in russo con sottotitoli spagnoli proiettati nei comodi autobus a 2 piani. Un viaggio è sempre pieno di prime volte.

Certo, l’alloggio condiviso con due romani non di Roma e una malesiana non di Malesia avrà lo stesso fascino e lo stesso livello igienico di un bordello della periferia di Rangoon, ma non ci farete alcun caso, perché sarete troppo impegnati nel calcolare il cambio in Euro di trecento Pesos.
Se malauguratamente avete scelto di diventare vegetariani (come alcune malesiane non di Malesia), considerate un’altra destinazione, chessò, l’India, o Procida.
In Argentina il vegetarianesimo assume i contorni di una brutta malattia, può portare lentamente a fame e avitaminosi varie. La frustrazione di dover ripetere ad ogni pasto consumato in locali pubblici che né il pollo né il prosciutto sono cibi vegetariani potrebbe scatenare rash cutanei e misantropia cronica.
Abbandonerete romani non di Roma e malesiane non di Malesia a destini diversi dal vostro. Ora potrete finalmente riassaporare l’inquieta e gioiosa solitudine del viaggiatore; imbracciare il taccuino con gli appunti di spagnolo e una macchina fotografica presa in prestito (perché la vostra é stata presa in prestito da giovani meno abbienti di qualche barrio malfamato). Non temete se avrete dimenticato il vostro costume preferito in un Dive-center, potrete sempre recuperarlo in uno sgabuzzino del quartiere Palermo tornati nella capitale. Se, come molti ‘Patagonisti’ prima di voi, starete leggendo Chatwin, non lasciatevi impressionate  dalle frequenti descrizioni di peli delle gambe di immigrati gallesi nelle Fincas del secolo scorso. Siamo nel 2013 e la sua omosessualità é cosa ormai risaputa, a quanto pare.
 Fatto? Bene. Ora contate i Guanacos e imparate a distinguerli dai Lama e dalle pecore. E dalle balene. Imparate lo spagnolo o il russo, perché per i prossimi quattromila chilometri non ci sarà più niente da vedere.
Testo: Shakai
Immagini: Bernardo Anichini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *